UE e USA a rischio: la Cina gioca la carta della grafite

La Cina ha recentemente deciso di imporre controlli temporanei sull’esportazione di diversi prodotti in grafite, sia sintetica che naturale. Questa decisione non ha sorpreso gli esperti del settore. Poiché era prevedibile alla luce delle azioni intraprese dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea negli ultimi anni per contrastare la predominanza cinese nel settore delle batterie e dei veicoli elettrici.
Mentre gli Stati Uniti e l’Unione Europea si sono concentrati sull’approvvigionamento di materiali attivi per catodi, hanno trascurato quello per anodi, creando una vulnerabilità evidenziata più volte da Fastmarkets. Nonostante la grafite rappresenti solo il 10% dei costi delle batterie al litio, essa costituisce circa il 50% del peso della batteria. Rendendola fondamentale nella catena di approvvigionamento delle materie prime per le batterie al litio. La Cina sta ora mettendo in luce questa negligenza.
Mentre i progetti di grafite al di fuori della Cina hanno avuto difficoltà a ottenere investimenti adeguati, la Cina ha rafforzato la sua posizione dominante, soprattutto nella fornitura di grafite sintetica. Questa mossa ha lo scopo di evidenziare la dipendenza, sia diretta che indiretta, degli Stati Uniti e dell’Unione Europea dalla grafite cinese. Anche se i produttori di automobili statunitensi collaborano con produttori di batterie sudcoreani e giapponesi, questi ultimi dipendono in gran parte dalla produzione di grafite cinese.
Le azioni intraprese dalla Cina metteranno in luce anche le lacune negli ambiziosi obiettivi degli Stati Uniti riguardo ai valori dei contenuti locali nelle componenti delle batterie e nelle materie prime critiche. Senza un cambiamento significativo nelle condizioni attuali del mercato della grafite, è improbabile che gli obiettivi vengano raggiunti.
La grafite è diventata centrale dal punto di vista strategico
La diversificazione dell’approvvigionamento di grafite al di fuori della Cina sembra possibile solo con l’intervento dei governi. Potrebbe essere proprio il governo cinese a spingere gli altri governi a intervenire in questo settore.
L’annuncio cinese potrebbe essere ciò di cui il mercato ha bisogno per stimolare i prezzi e gli investimenti globali nella grafite. Nel breve termine, ci aspettiamo che questa mossa provochi un’inversione di tendenza nei prezzi della grafite, a beneficio iniziale dei produttori cinesi.
La domanda di esportazioni di grafite cinese aumenterà nelle prossime settimane. Con consumatori in Sud Corea, Giappone, Stati Uniti ed Europa che cercheranno di assicurarsi le forniture prima dell’entrata in vigore delle nuove regolamentazioni il 1° dicembre. Questo dovrebbe incoraggiare ulteriori investimenti e interesse nei progetti. Non solo, aiuterà gli Stati Uniti e l’Unione Europea a raggiungere i loro obiettivi di localizzazione e diversificazione dell’approvvigionamento.
Al momento, le valutazioni di Fastmarkets sui prezzi di questa preziosa materia prima rimangono invariate. Tuttavia, alla luce degli ultimi sviluppi di mercato, ci aspettiamo che i prezzi rimangano stabili o aumentino nelle prossime settimane.
La mossa della Cina evidenzia le vulnerabilità degli Stati Uniti e dell’Unione Europea. Non solo, ciò sottolinea anche l’importanza di una strategia ben ponderata e di una diversificazione dell’approvvigionamento in questo settore critico.