Sanzioni e Tensioni: Il Rublo Russo Affronta un Declino Storico

Sanzioni e Tensioni: Il Rublo Russo Affronta un Declino Storico
Rublo

L’economia russa ha recentemente subito un crollo significativo del suo rublo, che ha superato la soglia dei 100 rispetto al dollaro statunitense. Questo deterioramento evidenzia le sfide che la Russia sta affrontando nel tentativo di stabilizzare la sua valuta in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche e sanzioni occidentali.

Da quando Mosca ha lanciato un’offensiva completa contro l’Ucraina nel febbraio 2022, il rublo ha perso quasi il 25% del suo valore. Le sanzioni imposte dall’Occidente hanno avuto un impatto significativo sulle entrate da esportazione della Russia, contribuendo ad ampliare il deficit di bilancio del paese.

Nonostante gli sforzi della Banca Centrale russa, che ha aumentato i tassi di interesse di emergenza di 3,5 punti percentuali ad agosto e di un ulteriore punto percentuale portandoli al 13%, il rublo continua a perdere valore. Anche le discussioni sulle possibili restrizioni dei movimenti di capitale non sono riuscite a fermare la svalutazione della valuta.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha cercato di minimizzare l’importanza del declino del rublo, sostenendo che la Russia dovrebbe abituarsi a vivere nella “zona del rublo” e non dipendere così tanto dal tasso di cambio del dollaro. Tuttavia, la realtà è che la debolezza del rublo ha implicazioni profonde per l’economia russa e per la vita quotidiana dei suoi cittadini.

Gli analisti ritengono che la recente perdita di valore del rublo sia dovuta alla fine del periodo fiscale favorevole di fine mese. Durante questo periodo, gli esportatori tendono a convertire le entrate in valuta estera per pagare i debiti locali, offrendo un sostegno temporaneo alla valuta. Tuttavia, l’embargo sulle esportazioni di diesel e benzina imposto da Mosca a settembre ha ridotto le entrate in valuta estera, mettendo ulteriore pressione sul rublo.

La crescente domanda di valuta estera in Russia, combinata con una fornitura limitata, ha creato uno squilibrio. Le imprese hanno bisogno di valuta per le importazioni e per acquisire attività di imprese straniere che desiderano ritirarsi dal mercato russo. Allo stesso tempo, la valuta estera rimane un’opzione attraente per i risparmi dei consumatori.

La debolezza del rublo ha anche ripercussioni sull’inflazione. Con una valuta più debole, le importazioni diventano più costose, alimentando ulteriormente l’inflazione. Questo ha suscitato preoccupazioni a livello governativo, con il presidente Vladimir Putin che ha espresso preoccupazione per l’impatto di un rublo debole sui livelli di inflazione del paese.

In risposta a questi sviluppi, il governo russo sta discutendo ulteriori misure per fermare la caduta del rublo. Tra le proposte in discussione ci sono limitazioni ai trasferimenti bancari all’estero e la creazione di una “membrana alla maniera cinese” tra i mercati del rublo all’interno e all’esterno del paese.

Se queste proposte venissero attuate, segnerebbero la prima volta che la Russia ha rafforzato i controlli valutari dalla sua invasione dell’Ucraina. Questo riflette una crescente ansia riguardo alle prospettive economiche del paese.

In conclusione, la situazione del rublo russo è complessa e articolata. Mentre il governo russo cerca soluzioni per stabilizzare la valuta, è chiaro che la Russia sta affrontando sfide economiche significative.