Argentina e Cina rafforzano i legami economici con un’estensione dello swap valutario

L’Argentina e la Cina hanno recentemente consolidato ulteriormente i loro rapporti economici attraverso un’estensione sostanziale del loro accordo di swap valutario. La Banca Centrale dell’Argentina (BCRA) ha concordato un’estensione dell’accordo di swap con la Cina per un importo di 47 miliardi di yuan, equivalenti a 6,5 miliardi di dollari USA. Questa decisione è stata presa dopo un incontro tra il presidente della Banca Centrale argentina, Miguel Pesce, e il suo omologo cinese, Pan Gongsheng.
In un contesto economico globale estremamente volatile, questa estensione rappresenta una mossa strategica per l’Argentina. Non solo rafforza la capacità del paese di intervenire nel mercato parallelo dei cambi, ma offre anche un sostegno cruciale per affrontare le importazioni. Il presidente argentino, Alberto Fernández, ha annunciato con entusiasmo l’estensione durante un’intervista con Radio 10, sottolineando l’importanza di questo accordo per le riserve del paese.
L’accordo di swap valutario tra l’Argentina e la Cina è una pratica consolidata. La prima intesa tra le due banche centrali risale al 2009, seguita da un secondo accordo nel 2014, rinnovato nel 2017 e ulteriormente ampliato nel 2018. L’ultimo rinnovo è avvenuto nell’agosto 2020 e ora, con questa recente estensione, la collaborazione tra i due paesi si rafforza ulteriormente.
Il Ministro dell’Economia argentino, Sergio Massa, ha elogiato l’estensione dell’accordo, definendola una notizia “enorme” per il paese.
L’Argentina velocizzerà i pagamenti sull’import
Ha sottolineato che questo permetterà all’Argentina di accelerare i pagamenti per le importazioni effettuate da piccole e medie imprese e di intervenire attivamente nel mercato dei cambi.
Ma perché questa estensione dello swap valutario è così cruciale per l’Argentina? Secondo l’economista Pedro Gante, la prima tranche dello swap è stata fondamentale per mantenere le importazioni e rispettare gli impegni con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) nella prima metà dell’anno. Tuttavia, con meno di 1 miliardo di dollari rimanenti da quella tranche iniziale, l’attivazione di questa seconda tranche è essenziale, soprattutto in un contesto di forte dollaro.
Fabio Rodríguez, economista e direttore di MyR Consultores, ha sottolineato l’importanza di questa estensione, considerando la situazione critica delle riserve della BCRA e il periodo tra le elezioni di domenica e la transizione elettorale di dicembre. Questo accordo potrebbe aiutare a mitigare i fattori che mettono sotto pressione la domanda e a prevenire possibili fuggi di capitali.
Tuttavia, nonostante l’entusiasmo generale, alcuni esperti mettono in guardia sulle possibili ripercussioni future. L’economista Sebastián Menescaldi ha avvertito che, sebbene l’attivazione del nuovo swap valutario sia una buona notizia, quel denaro dovrà essere restituito, portando ad ulteriori impegni finanziari per l’anno prossimo.
In conclusione, l’estensione dello swap valutario tra l’Argentina e la Cina rappresenta un passo significativo nel rafforzamento dei legami economici tra i due paesi. Tuttavia, come con qualsiasi accordo finanziario, è essenziale considerare le implicazioni a lungo termine e garantire che le decisioni prese oggi non compromettano la stabilità economica futura.