Nel mondo frenetico dell’economia e delle finanze, dove il denaro sembra regnare sovrano, si stanno manifestando preoccupazioni finanziarie sorprendenti, che coinvolgono anche coloro che percepiscono redditi a sei cifre. Una recente ricerca condotta da RBC Brewin Dolphin ha gettato luce su una realtà sconcertante: un considerevole numero di individui con guadagni elevati sta vivendo al limite delle proprie possibilità finanziarie. Questa situazione solleva domande importanti sullo stato dell’economia e sui fattori che contribuiscono a questa crescente precarietà finanziaria.
Secondo il sondaggio, circa una persona su quattro con un reddito annuale di £100,000 o più afferma di dover fare i conti con un bilancio teso. Questa condizione finanziaria critica coinvolge un numero significativo di individui nel Regno Unito, con il 26% dei partecipanti al sondaggio che dichiara di non avere più denaro disponibile alla fine del mese. La principale causa di questa situazione finanziaria precaria sembra essere l’inarrestabile aumento dei costi di vita.
Il 90% di coloro che si trovano in questa condizione attribuisce la responsabilità all’aumento dei costi di vita. In particolare, il 38% individua l’incremento delle rate ipotecarie come una delle principali ragioni, mentre il 29% ha menzionato i debiti come fonte di preoccupazione finanziaria. Un altro 11% ha citato i costi legati ai finanziamenti per l’acquisto di automobili come ulteriore sfida finanziaria. Questi dati evidenziano il fatto che le pressioni finanziarie non si limitano alle spese quotidiane, ma coinvolgono anche le obbligazioni finanziarie a lungo termine.
Tuttavia, la sorpresa più grande risiede nel fatto che oltre il 69% ha riferito che i loro stipendi non sono aumentati in linea con l’inflazione, mentre solo il 20% ha detto che i loro redditi sono rimasti in linea con l’aumento dei costi. Questo significa che la crisi dei costi di vita sta colpendo duramente anche coloro con guadagni elevati. Nonostante possano percepire redditi significativi, non riescono a tenere il passo con l’aumento dei costi delle spese quotidiane e dei debiti accumulati nel corso degli anni.
La situazione finanziaria varia notevolmente a seconda dell’età. Il 30% dei partecipanti di età inferiore ai 40 anni si trova a vivere al limite delle proprie possibilità finanziarie, mentre questa percentuale scende al 26% per coloro tra i 40 e i 60 anni, e addirittura al 16% per gli individui di età superiore ai 60 anni. Questo suggerisce che i giovani stanno affrontando una maggiore pressione finanziaria rispetto alle generazioni più anziane, forse a causa di responsabilità finanziarie crescenti come mutui e prestiti per l’istruzione.
Carla Morris, una consulente finanziaria presso RBC Brewin Dolphin, ha commentato questa situazione affermando che i risultati del sondaggio mettono in evidenza l’ampia portata della crisi dei costi di vita nel Regno Unito. Anche se i più anziani potrebbero non sentirne gli effetti in modo così acuto al momento, sono notevolmente pessimisti riguardo alle loro prospettive finanziarie future. L’aumento dei costi inizierà gradualmente a erodere i loro redditi e, nonostante la pensione di stato goda di una protezione conosciuta come “triple-lock”.